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Amalfi tra le righe di “Francesca e Nunziata”, appassionato romanzo di Maria Orsini Natale

Il testo “Francesca e Nunziata“, scritto nel 1995 dalla scrittrice, poetessa e giornalista campana, allora 69enne, Maria Orsini Natale, pubblicato da un lungimirante e compianto editore Avagliano è ambientato tra Amalfi e Torre Annunziata e racconta in modo appassionato le vicende di una famiglia matriarcale di pastai attraverso il 1800 fino al 1940.

Zì Peppe e nonna Trofimena sono l’espressione di un mondo lontano basato su solidi principi, la pasta qui viene fatta con amore e con passione, un rito che coinvolge l’intera famiglia formata da sette figlie e sette nipoti. Il mulino ad Amalfi, la produzione di maccheroni, ziti, vermicelli, spaghetti, il trasferimento nel nuovo mulino più grande e più produttivo sotto le pendici del Vesuvio, la volontà di portare avanti la tradizione di pastai con una famiglia a sorreggere tutto, queste le basi su cui si intesse una trama avvolgente e pregna quanto la semplicità e la possenza dell’impasto della pasta stessa.

E se Salvatore, padre di una della nipoti di Zì Giuseppe, Francesca, lascerà la sua attività che lo lega al mare per aiutare il suocero, sarà proprio donna Francesca a tirare le redini di tutto il pastificio. Da semplici pastai, con donna Francesca si giunge ad un vero impero industriale e le storie di questa famiglia si intessono finemente agli eventi della Storia: l’arrivo di Garibaldi, la cacciata dei Borbone, l’ascesa dei Savoia.

Intanto Francesca, accompagnata dal marito, Don Giordano Montorsi, per una grazia ricevuta, la guarigione di una delle figlie, si reca in orfanotrofio per adottare una bambina. Così Nunziata farà il suo ingresso in famiglia ed erediterà dalla madre adottiva la passione per il pastificio, i segreti legati alla pasta ed anche l’amore per il fratello adottivo Federico da cui avrà un figlio. Caduta in rovina Francesca, si assisterà all’ascesa della  famiglia di Nunziata che non dimenticherà mai quella che l’ha accolta.

Il testo resta un vero impasto di sentimenti, di passioni intense, ricco di un Meridione fatto di arte, creatività e laboriosità,  legato ai Borbone e ritrovatosi con i Savoia; è questa la storia di un  matriarcato in cui le storie si rincorrono come le perle delle sontuose collane di donna Francesca, tra amore, coraggio, intraprendenza e sullo sfondo, il Vesuvio a dominare tutto.

Semifinalista al premio Strega, il meraviglioso romanzo ha ispirato Lina Wertmuller che ne ha tratto un suo celebre capolavoro dall’omonimo titolo, interpretato da Sopha Loren, Giancarlo Giannini, Raul Bova e Claudia Gerini.

Immagini tratte dal film di Lina Wertmuller

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