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L’oro giallo della Costiera Amalfitana: il Limone Costa d’Amalfi IGP

Dai terrazzamenti della Divina, dai famosi “giardini dei limoni” dove viene coltivato, domina i versanti. Ha forma affusolata da cui il termine “sfusato”, ha dimensioni medio grandi, il colore del sole, buccia di medio spessore, polpa succosa e moderatamente acida con scarsa presenza di semi, ha il  profumo del paradiso.

E’ lo Sfusato Amalfitano che dà luogo alla Indicazione Geografica Protetta “Limone Costa d’Amalfi”, introdotto dagli Arabi e coltivato per la lotta allo scorbuto, la malattia dovuta a carenza di vitamina C che causava la morte di tanti uomini che andavano per mare. Lo sfusato  risulta infatti essere la varietà di limone tra le più ricche in assoluto in acido ascorbico, tanto che, già nell’XI secolo, la Repubblica Amalfitana decretò la presenza obbligatoria di tali frutti sulle navi.

Nel 1600, lo storico  Matteo Camera, parlando di limoni scrive “… da Minori venivano trasportati via mare verso altri mercati italiani, assieme a limoncelli e a cetrangoli…”, le arance amare. Altro accenno ad un “limon amalphitanus”  si trova  in un altro testo del ‘600, per poi arrivare ad antiche immagini fotografiche del ‘900 che ritraggono spedizioni di limoni dalla costiera alle lontane Americhe.

Presente ad Amalfi, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare, il “Limone Costa d’Amalfi” IGP costituisce  un prodotto di eccellenza del territorio.

La sua pianta svolge un ruolo fondamentale nella tutela idrogeologica e viene coltivata nel rispetto delle antiche tecniche agrarie tradizionali su circa 400 ettari, con un raccolto medio annuo di circa 8 mila tonnellate, sotto impalcature di legno di castagno che vengono protette nei periodi freddi. La raccolta dello fusato  avviene più volte all’anno ma  raggiunge  il suo picco, con la massima produzione,  nel periodo primaverile estivo, tra marzo e fine luglio.

Il prodotto fresco è famoso a livello nazionale e internazionale quanto la produzione del celebre “limoncello”che, in Costiera  come a Sorrento e a Capri, ha trovato la sua area di elezione.

Usato in cucina, dagli antipasti al pesce, sulle carni, ingrediente di gustosi primi piatti, il limone è divenuto l’attrattore gastronomico per eccellenza estendendosi al settore dolciario divenendo prezioso per le mitiche “Delizie”, i “babà al limoncello”, le torte, i profiteroles, i cioccolatini…

Un peccato inammissibile non provare tali bontà. Un consiglio:degustare tutto in loco, il paesaggio avvolge in una magia unica.

 

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