Il quarto appuntamento del cartellone organizzato dalla Fondazione Ravello per le festività invita il pubblico giovedì 28 dicembre (ore 19) nel Duomo di Scala.
La magia delle zampogne e delle ciaramelle unite ai canti della novena di Natale si fonderanno nello spettacolo Fermarono i Cieli che vedrà come protagonisti Peppe Servillo, Ambrogio Sparagna e un gruppo di strumentisti popolari: Erasmo Treglia, ciaramella, ghironda, torototela; Marco Iomele, zampogna melodica e ciaramella; la voce di Anna Rita Colaianni e il Coro Polifonia Aurunca.
Il progetto, curato da Sparagna, oggi tra i massimi esponenti della etnomusicologia italiana e non solo, attento autore di progetti speciali di valorizzazione delle tradizioni popolari, propone alcuni dei canti religiosi di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che a Scala, nel 1732, fondò l’Ordine dei Redentoristi e che fu autore delle note Canzoncine spirituali composte sia in dialetto che in italiano.
Si trattava di canti dall’impianto semplice, che traevano spunto melodico da temi popolari, con cui il missionario insegnava ai “lazzari” i fondamenti del cattolicesimo, facendoli protagonisti dei rituali liturgici mediante la creazione di appositi gruppi di preghiera (cappelle serotine).
Molte canzoncine erano legate al ciclo delle festività natalizie e fra queste le famosissime “Tu scendi dalle stelle”, “Quante nascette Ninno”, “Fermarono i cieli” e altre alla devozione mariana. In breve, questo repertorio si diffuse in tutto il territorio del Regno diventando protagonista dei tanti rituali del ciclo liturgico, in particolare di quello natalizio e mariano. Il successo di queste canzoncine spirituali favorì lo sviluppo in ambito popolare di un larghissimo repertorio di canti religiosi che sono ancora largamente in uso in tutto il territorio nazionale. Lo spettacolo Fermarono i Cieli propone alcuni di questi canti ed altri appositamente composti da Ambrogio Sparagna, affidandoli all’interpretazione originalissima di Peppe Servillo e di un gruppo di strumenti popolari, fra cui una zampogna gigante, un modello di straordinarie proporzioni (è alta quasi due metri) diffusasi nel regno di Napoli a partire dalla fine del Settecento proprio allo scopo di accompagnare il repertorio tipico delle canzoncine spirituali. Il Coro Polifonia Aurunca accompagna i canti per la produzione di uno spettacolo di grande intensità.
Il concerto assume un rilievo anche celebrativo nella ricorrenza dell’VIII centenario dalla prima rappresentazione del presepio di Greccio, avvenuta nel 1223.
L’evento vedrà la partecipazione di Padre Enzo Fortunato che presenterà l’enciclica dei bambini con la prefazione di Papa Francesco.