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Il Santuario dell’Avvocata nel comune di Maiori: storia e leggenda del culto mariano

A metà strada tra i borghi di Maiori e Cetara, monte Falerzio spicca non tanto per la sua altezza (poco più di 1000 metri), ma piuttosto per la sua posizione: quasi a strapiombo sul mare, che funge da confine geografico naturale tra le prime realtà urbane che s’incontrano dopo Salerno (Vietri sul Mare, Cetara ed Erchie) e quelle al di là del monte che abbracciano la restante parte della Costiera (Maiori, Minori Atrani ed Amalfi fino a Positano). Il monte è detto anche dell’Avvocata per la presenza, a 800 metri sul livello del mare, di un interessante Santuario dedicato a Maria Santissima Avvocata, raggiungibile attraverso alcuni sentieri come quello, forse più comodo, che parte da Cava dè Tirreni, ma anche dalla vicina Cetara o da Maiori. Partendo proprio da quest’ultima località, dopo un breve tratto pianeggiante, la strada si presenta tutta in salita. Prima di raggiungere il Santuario si attraversa la località Santa Maria, ovvero l’antica fattoria del convento, per poi raggiungere una fonte detta “Acqua ‘o Castagne”, dalla quale, al di là di un bosco di felci detto Fullichito, si raggiunge la grotta denominata delle “Soppressate”, non lontana dal Santuario mariano. Come per quasi tutti i luoghi della Costiera, anche questo Santuario si lega a un miracoloso prodigio. Un giorno, verso la fine del XV secolo, un pastore, un certo Gabriele Cinnamo, portando al pascolo il suo gregge di capre, osservò una colomba in volo che lo condusse a una grotta a lui sconosciuta, detta Grotta delle Apparizioni. Al suo interno il giovane pastore si addormentò e nel sonno gli apparve la Vergine Maria che lo invitava a realizzare in quell’area un piccolo altare a Lei dedicato. Da quel momento, il pastore, ritiratosi a una vita da eremita, grazie alle offerte degli abitanti della zona, riuscì a edificare una chiesetta con un altare, con il consenso dell’allora Papa Leone X (1503). Non passò molto tempo che il culto della Madonna dell’Avvocata si diffuse in tutta la Costiera. Nel 1590 fu portata in zona una statua della Madonna, in legno dorata e scolpita a Napoli, icona mariana a cui si ascrivono molti miracoli e guarigioni, protettrice dei navigatori. La stessa fu portata, poi, in un secondo momento alla Collegiata di Maiori.

Cava de’ Tirreni (SA), 2005, Monte Avvocata Festa della Madonna dell’Avvocata. by Fiore S. Barbato is licensed under CC BY-SA 2.0.

Nel frattempo, affianco alla chiesa, venne realizzato anche il monastero. Nel 1687 l’Eremo passò sotto il controllo dei Padri Camaldolesi, i quali realizzarono al suo interno anche una biblioteca. Nell’edizione del 1794 del geografo e cartografo padovano Rizzi Zannoni Antonio, si evidenzia in maniera particolarmente minuziosa l’area del Santuario: posta ad est dell’abitato di Majuri (l’attuale Maiori), e non lontano dalla sommità del monte Fallisco (attuale monte Falerzio). L’area sacra, recintata da mura a forma rettangolare, mostra una struttura tutta rivolta a sud, luogo particolarmente panoramico, indicata col nome “Camaldoli dell’Avvocata. C’è una interessante rappresentazione del Golfo di Salerno del 1814, parte più settentrionale, realizzata dal cartografo nautico inglese William Hearther dove si nota, oltre al Golfo con la città di Salerno e l’inizio della Costiera amalfitana, nella parte più occidentale in corrispondenza di Capo d’orso, sulla montagna, il Santuario indicato col nome “Camaldoli”. Con le leggi sulla soppressione degli ordini religiosi del 1807, emanati dal re di Napoli Giuseppe Bonaparte, furono allontanati i monaci e la struttura divenne presidio militare. Proprio in questo periodo, purtroppo, la struttura sacra fu ridotta quasi un rudere anche a causa delle intemperie e di un incendio in particolare. Il culto fu ripreso nel 1892, grazie anche all’attenta custodia dei benedettini della non lontana Badia di Cava. Da quella data in poi, il luogo è diventato meta di pellegrinaggio in particolare nel lunedì dopo la Pentecoste.

Maria_Santissima_Avvocata_sopra_Maiori di pubblico dominio

La nuova statua mariana realizzata negli anni quaranta dello scorso secolo in Sardegna e benedetta nel 2002 da Papa Giovanni Paolo II, è posta nella nicchia sopra l’altare maggiore e viene portata in processione sotto una pioggia di petali di rose. Secondo la tradizione il pellegrino deve, inoltre, eseguire qualche rintocco della campana il cui suono rimane ininterrotto per tutta la durata della festa.

Cava de’ Tirreni (SA), 2008, Monte Avvocata. by Fiore S. Barbato is licensed under CC BY-SA 2.0

L’Evento mariano rientra nel cosiddetto ciclo delle “Sette Sorelle” ovverossia le sette Madonne campane per le quali si celebrano grandi festeggiamenti nell’arco di tempo che va da febbraio a settembre.

Cava de’ Tirreni (SA), 2013, Monte Avvocata Festa della Madonna dell’Avvocata. by Fiore S. Barbato is licensed under CC BY-SA 2.0.

 La chiesa è tipologicamente molto semplice, con tetto a doppio spiovente e facciata in mattoni rossi. Al suo interno, interessanti sono alcuni affreschi che raffigurano san Romualdo e la Madonna Assunta.

Maria_Santissima_Avvocata_sopra_Maiori_-_la_grotta di pubblico domio

Di particolare interesse è la presenza di un altare all’interno della grotta sul quale ritroviamo un maiolicato datato 1890 che rappresenta l’apparizione della Madonna, in sogno al pastorello. Il luogo sacro, da dove dipartono anche numerosi percorsi di trekking, è sicuramente un vero e proprio balcone sul Golfo di Salerno. Di fatti, dalla sua altezza si può ammirare quasi tutta la provincia del Capoluogo: un panorama mozzafiato che parte dal Cilento, per raggiungere la piana del Sele, i monti Picentini, posti a nord di Salerno, fino a tutta ala schiera di montagne e vallate che caratterizza la Costiera Amalfitana.

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