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Il primo giornale di Cetara

Il mare d’inverno

” E’ qualcosa che nessuno mai desidera/Alberghi chiusi/Manifesti già sbiaditi di pubblicità/…Passerà il freddo/E la spiaggia lentamente si colorerà/ la radio e i giornali/ E una musica banale si diffonderà/ Nuove avventure/ Discoteche illuminate piene di bugie/…cantava Loredana Bertè con testo scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schaivone, divenendo una vera poesia sulla solitudine.

Ma cosa c’è di più affascinante del mare in inverno, per tanti solo “un film in bianco e nero”?

La  furia del mare in questa stagione dell’anno, il freddo che entra dentro ma che porta con sè la promessa della primavera, gli spazi aperti e vuoti, le spiagge nude diventano scenari perfetti per i pensieri che volano in libertà.

Un freddo ed uno scenario, quello del mare d’inverno, che invita a raggomitolarci,  alla riflessione, al porgere lo sguardo oltre l’orizzonte perchè un’altra estate arriverà, con i suoi colori, le sue canzoni, i suoi ombrelloni aperti, le sue emozioni.

La ciclicità delle stagioni con le sue difficoltà da affrontare e con i cambiamenti degli scenari ci invita a riflettere sulla ciclicità della vita stessa: ci mostra gli ostacoli da affrontare per poter tornare a godere del sole intenso, della luce, della felicità.

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