di Claudia Izzo-
Per me il nuovo anno, la vita, il lavoro, la riorganzzazione, parte sempre a settembre. Una visione un pò “scolastica” delle cose che riconduce il ricordo ai settembre di un tempo, quando si comprava il diario su cui si sarebbe scritto un anno intero tra compiti da svolgere, frasi, sogni e testi di canzoni.
Settembre mi guarda e mi ricorda che ci siamo, ultimi sprazzi di abbronzatura e cene tra amici prima di ritornare in città a riprogrammare un nuovo anno. Quindi, da settembre si ricomincia a pensare, ad organizzare, a concretizzare ciò che ad agosto è stato appuntato qua e là con la penna presa rigorosamente tra i capelli.
Con uno sguardo nuovo, un corpo più abbronzato, con il mare ancora negli occhi e qualche conchiglia in borsa, si ricomincia. C’è chi decide di cambiare vita, dopo questa pausa estiva di riflessione, chi atteggiamento, chi scopre nuove priorità, chi nuovi interessi. C’è chi organizza nuove strade da percorrere, nuove città in cui ricominciare. C’è chi ha meditato su un nuovo modo di affrontare le situazioni, i problemi, le difficoltà, con maggiore leggerezza, come dire, più sorrisi e meno magoni, che poi alla fine logorano soltanto.
Lo sguardo vola alle bounganville ancora in fiore dei luoghi di vacanza, ai sandali alla schiava nei negozi di tendenza, alla canoa da riporre in garage, alla crema solare quasi finita.
Vola via un’altra estate. Si porta dietro luoghi, libri, persone, profumi, amori, sapori e atmosfere. Si porta via un pò di noi. E noi continuaiamo a portarci dentro un pò di lei. Per continuare a farci scaldare dal sole, anche quando ci sarà la pioggia.