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Il messaggio del sindaco Reale ai cittadini per Don Daniele Civale, nuovo sacerdote originario di Minori

“Cari Concittadini, caro Daniele, indirizzo a tutti voi il mio saluto, carico di emozione perché questa Basilica ha accolto dopo 48 anni un nuovo sacerdote originario di Minori.

48 anni fa fu ordinato padre Vincenzo Criscuolo ed un ricordo va anche a don Giovanni Bertella che fu ordinato nel 1955.

Ovviamente questa carica emotiva è amplificata dal fatto che ho visto Daniele crescere e formarsi, anche accomunati dalla passione che abbiamo per il teatro.

Ricordo le tue prestazioni artistiche nella Bottega delle Arti, ma anche le tue partecipazioni al Gusta Minori, se non erro l’ultima alla Villa romana per la messa in scena di Imperium.

Poi la tua decisione nel 2015 di entrare in seminario. Da allora ti abbiamo sempre seguito in tutte le tappe che ti hanno condotto allo scorso 30 giugno nella Cattedrale di Amalfi, alla tua consacrazione presbiterale.

Un saluto deferente lo voglio rivolgere a Mons. Michele Fusco, che ha voluto essere presente a questa solenne celebrazione, a tutti i sacerdoti, diaconi e seminaristi presenti, sia provenienti dalla nostra Diocesi che da altre diocesi vicine.

Un particolarissimo saluto voglio rivolgere a Gerardo e Mena, cui mi legano sentimenti di amicizia e di stima da tantissimi anni. A voi, il grazie della Comunità di Minori.

Caro Daniele, in qualunque parte ti condurrà la Provvidenza, qualunque strada percorrerai, sappi che qui ci sarà sempre la tua casa.

Questa Chiesa che hai servito per tanti anni come ministrante, ora ti ha accolto come sacerdote.

Tornando al teatro, hai imparato che con il corpo si trasmettono emozioni e messaggi. Giovedì ad Amalfi mi sono particolarmente emozionato quando ho visto tua mamma Mena asciugarti le mani dopo che il Vescovo che aveva unte con l’Olio.

Le mani sono una parte del corpo molto importante: con le mani hai consacrato oggi il pane e il vino, con le mani ungerai la fronte dei bambini che battezzerai, con le mani darai il perdono ai penitenti, con le mani distribuirai la Comunione, con le mani ungerai il corpo sofferente dei malati, con le mani benedirai corpi esanimi accompagnandoli al passaggio della vita eterna.

Noi ti auguriamo di usare queste mani per fare del bene a chiunque incontrerai, accarezzare volti che potranno essere rigati dalle lacrime e dalla sofferenza, sollevare persone che sono cadute e che aspettano che qualcuno li aiuti a rialzarsi. Utilizza le tue mani consacrate per benedire e fare il bene, privilegiando gli ultimi e i dimenticati dalla società.

Caro Daniele, sii Prete soprattutto al di fuori delle mura della Chiesa, ne abbiamo tanto bisogno. Così, dovunque andrai, farai onore alla nostra Minori che si onora di averti come suo concittadino.

Auguri Daniele e che il Signore continui a ricolmarti di ogni grazia.

 Il Sindaco

Andrea Reale

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