Nell’area nord occidentale di Amalfi, tra gli scoscesi e frastagliati monti Lattari che definiscono il paesaggio dell’intera costiera, sorge il piccolo borgo di Porgerola.
Dall’antico nome romano-medievale di Castrum Pigellula, legato alla fortezza difensiva che assieme al Castrum Scalelle proteggeva la cittadina di Amalfi dalle improvvise incursioni nemiche, il borgo di Pogerola, sulla via che porta verso la Valle delle Ferriere caratterizzata da boschi, sorgenti e cascate, accoglie una particolare torre a base quadrata anticamente voluta dai provenzali e restaurata, poi, dai Piccolomini.
Della torre si può ammirare un ampio panorama del Golfo di Salerno ed è visibile sia da Amalfi che dalle numerose frazioni che la circondano. Ritroviamo anche alcune interessanti chiese come la chiesa di Santa Marina Vergine del XII secolo fondata dalla nobile famiglia dei Bonito, in stile romanico, la chiesa di San Michele Arcangelo a pianta bizantina o ancora la chiesa della Madonna delle Grazie. La storia di quest’ultima è legata a un evento incredibile: il “Miracolo del latte”.
Cinque secoli fa, all’incirca, un nobile napoletano dal nome Don Giulio Cesare Bonito, decise di donare un bel giorno alla chiesa della Madonna delle Grazie una statua lignea della Vergine, la cui particolarità era una pietra di colore grigio sul seno destro. Il giorno 14 agosto del 1500 alle ore 14.00, d’improvviso le campane iniziarono a suonare da sole, attirando le curiosità del parroco di allora e di alcuni abitanti del borgo che, con grande stupore videro che dal seno della statua mariana, sgorgava del latte. Venne chiamato anche l’Arcivescovo di allora che, dopo aver appurato l’evento prodigioso, posizionò la piccola pietra in un’ampolla vitrea. Da allora, annualmente, si ricorda il miracolo, durante il quale la pietruzza da grigia diventa bianca. La Madonna delle Grazie a Pogerola viene ancora tutt’ora festeggiata oltre al 2 luglio anche il 14 agosto.
