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Il primo giornale di Cetara

Cetara, l’origine del nome e la nascita del paese

di Giuseppe Esposito-

Cetara è un bellissimo borgo della costiera amalfitana noto a tutti. Sull’origine del nome molte sono le ipotesi. Alcuni sostengono che derivi dal latino “Cetaria”, cioè tonnara e “cetarii” erano chiamati i suoi abitanti, termine che indicava come pescatori di pesci di grosse dimensioni, che era l’attività cui prevalentemente si dedicavano gli abitanti del luogo.

Secondo altri il nome deriverebbe da “Caeditaria”, ossia luogo o pertiennza della “caedita” indicante un luogo disboscato.

La nascita del paese risale all’alto Medioevo, prima di allora la zona era completamente disabitata. I primi a stanziarsi lì dove ora sorge il nostro affascinante borgo furono un gruppo di saraceni, che, alla metà del IX secolo, fondò in riva al mare una piccola colonia, nel luogo dove nel 988, sorse, più tardi la chiesa di San Pietro. Quel primo nucleo si espanse, poi, verso i monti retrostanti e lungo la costa, protetto alle spalle dal monte Falerio sulle cui pendici sorsero i terrazzamenti destinati ad accogliere rigogliose piantagioni di agrumi e castagneti, oltre a boschi ricchi di legna.

Sull’attività dei cetaresi gravava lo “ius piscariae”, ossia una tassa da pagare al vescovo di Amalfi e più tardi, al monastero benedettino di Erchie.

Col il crescere dell’economia locale crebbe anche l’aspirazione dei cetaresi all’autonomia, ma perché Cetara fosse dichiarato comune bisognò attendere fino al 1834. In quell’anno il governo borbonico, con real decreto lo eresse a Comune indipendente, svincolandolo da Vietri sul Mare.

 

https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0

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