Tre concerti di profilo internazionale, con lo United Voices Chicago, coro statunitense guidato da Josephine Lee (11 luglio ore 20), la più importante orchestra italiana – l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Daniel Harding (12 luglio ore 20) – e una delle più raffinate compagini europee – la Mahler Chamber Orchestra con Yuja Wang come direttrice e pianista (13 luglio ore 21), animano la seconda settimana del Ravello Festival 2025 a Villa Rufolo, ulteriormente arricchita dall’inaugurazione della mostra Le Donne dell’Antichità di Anselm Kiefer (11 luglio ore 18, in collaborazione con la Galleria Lia Rumma).
«La mostra di Anselm Kiefer alla 73° edizione del Festival – afferma il presidente della Fondazione Ravello Alessio Vlad – vuole stabilire un legame ideale con la visita che Wagner fece a Ravello nel 1880. Mi piace pensare che, come allora, un grande artista tedesco elegga Ravello come luogo simbolico dove il mondo del Nord dell’Europa incontra quello del Sud nella comune ricerca di una mitologia condivisa. Con questo progetto diamo avvio ad un percorso organico della Fondazione dedicato all’arte contemporanea. Siamo grati alla Regione Campania che, con il suo sostegno lo rende possibile».
Appuntamento quindi venerdì 11 luglio con l’inaugurazione della mostra (Villa Rufolo, ore 18) che presenta un totale di diciotto opere del grande artista tedesco, allestite nei suggestivi spazi di Villa Rufolo. A seguire, alle ore 20, il concerto dello Uniting Voices Chicago diretto da Josephine Lee, un coro che ogni anno aggrega centinaia di giovani di ogni provenienza nel nome dei valori che sono simboleggiati dalla musica: innanzitutto l’armonia e la condivisione, in un progetto artistico e sociale che presenterà un caleidoscopico medley di canzoni tra classici di ieri e di oggi.
Sabato 12 luglio, alle ore 20, sul palcoscenico che affaccia sull’infinito salirà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, col suo direttore musicale Daniel Harding sul podio, per eseguire Blumine di Gustav Mahler, il Preludio e morte di Isotta di Wagner e la Seconda Sinfonia di Johannes Brahms, pagine che metteranno in luce le qualità timbriche della massima orchestra italiana e la propensione per lo scavo analitico che ha reso celebre il maestro inglese.
Domenica 13 luglio, alle ore 21, sarà quindi la volta della Mahler Chamber Orchestra, con Yuja Wang – virtuosa fra le più acclamate degli ultimi anni, impegnati in un programma che spazia dall’Ottetto per fiati di Stravinskij al curioso Concerto n. 4 di Nikokaj Kapustin, caratterizzato da un sapore “jazz” in prospettiva sovietica, e con l’Ouverture Coriolano di Beethoven a fare da preludio all’epico Concerto per pianoforte n. 1 di Cajkovskij, banco di prova di tutti i grandi della tastiera.